Torquato Tasso
Nato l’11 marzo 1544 a Sorrento da famiglia principesca, il padre Bernardo, anche lui insigne poeta, apparteneva ai Della Torre mentre la madre, Porzia De Rossi, bella e virtuosa, era di nobile stirpe.
Le doti di Bernardo si trasferirono copiose e ancor più potenziate in Torquato il quale a diciotto anni esordì con il poema “Rinaldo”, splendida opera dedicata al cardinale Luigi D’Este.
Dagli otto ai dieci anni dovette assistere all’esilio del padre, alle persecuzioni politiche, alla cupidigia dei parenti ed all’allontanamento dell’amata madre che non rivedrà più.
Studiò a Napoli e Roma per poi seguire il padre grazie al quale conobbe letterati insigni (importanti).
1565 Entrò a servizio del duca di Ferrara Alfonso II d’Este, che apprezzava l’eleganza del suo stile.
A Ferrara trascorse 10 anni. In questo periodo compose l’Aminta, una favola pastorale in versi e iniziò a comporre il suo poema più famoso La Gerusalemme Liberata.
Nella seconda metà del 1574 è colpito da una violenta febbre e dal 1575 compie una serie di azioni che possono trovare spiegazione solo nella sua ossessione di essere perseguitato e nella sua sensibilità morbosa.
Nel 1579 venne chiuso nell’ospedale di S. Anna dove rimase sette anni. Nel frattempo La Gerusalemme Liberata venne pubblicata senza il suo consenso, procurandogli fama e prestigio.
Dopo la liberazione nel 1586, il poeta vagò di corte in corte, di città in città ritornando, nel 1577, vestito da pastore a Sorrento presso la sorella Cornelia.
Alla fine del suo pellegrinare, durante il quale continuò a comporre, si trovò a Roma dove accolse l’invito del Papa di recarsi al Campidoglio per ricevere l’alloro solenne.
Morirà il 25 aprile 1595 alla vigilia dell’incoronazione che avverrà postuma.