Un libro è un giardino che puoi custodire in tasca (Proverbio arabo)
L’approccio metacognitivo è uno tra gli sviluppi più recenti delle scienze cognitive. Il termine metacognizione significa riflessione sui processi mentali, come, ad esempio, la capacità di controllare, dirigere e valutare in modo attivo i propri processi cognitivi (Andrich, 2015).
L’allievo impara di più e meglio quando riesce ad essere consapevole delle conoscenze che possiede e quando è in grado di controllare e regolare il proprio impegno mentale nello svolgimento delle attività di studio.
La competenza metacognitiva ha una forte valenza sia didattica, sia pedagogica: permette allo studente di divenire consapevole delle sue modalità di apprendimento e di scegliere le strategie più opportune, sollecitando e sostenendo la riflessione sulle proprie modalità di lavoro e sui propri stili cognitivi.
I livelli della didattica metacognitiva sono quattro:
- conoscenza sul funzionamento cognitivo generale (teoria della mente);
- autoconsapevolezza del proprio funzionamento cognitivo;
- uso generalizzato di strategie di autoregolazione cognitiva;
- variabili psicologiche di mediazione.
Il filo conduttore del laboratorio di lettura metacognitiva che propone la studiosa Silvia Andrich [trae spunto dal celebre modello di Flavell (1981), dal gruppo MT di Padova (De Beni) e dal modello di metodologia cooperativa-metacognitiva di Andrich e Miato (2003; 2007) e dal modello della didattica metacognitiva di Ianes (1996)] è il modello a cinque domande:
- Prima di leggere
- Rifletti
- Rifletti sulla lettura
- Racconta su
- Lavora con i compagni
Le domande di cui sopra favoriscono la costruzione di un atteggiamento metacognitivo. In che modo?
PRIMA DI LEGGERE I quesiti posti prima del testo hanno lo scopo di preparare alla comprensione, suscitare curiosità e l’interesse nei confronti del testo, di attivare le conoscenze e gli schemi già presenti in memoria, di fare delle ipotesi e delle anticipazioni sul contenuto del testo e su ciò che si potrà imparare leggendolo e cercando indizi sul titolo, negli indici.
DOMANDE POSTE ALL’INTERNO DEL TESTO Hanno lo scopo di aiutare a controllare e monitorare la capacità di lettura, soffermandosi sui punti cruciali (concetti chiave e passaggi nodali del testo).
RIFLETTI SULLA LETTURA Domande specifiche di metalettura, volte a porre l’attenzione sui vari tipi di lettura (lenta, veloce, etc.); sui vari tipi di testo (narrativo, storico, geografico).
DOMANDE POSTE ALLA FINE DEL TESTO Hanno l’obiettivo di permettere la rielaborazione di quanto è stato letto, per agevolare la comprensione e la memorizzazione dei contenuti nuovi.
RACCONTA TU Domande autobiografiche, per stimolare un senso critico. Danno un ruolo di protagonista al lettore, invitandolo ad esporre le proprie idee, riflessioni e pensieri.
LAVORA CON I COMPAGNI Parte volta a stimolare e potenziare le abilità di discussione, condivisione e confronto in un’ottica metacognitiva e cooperativa.
Il laboratorio si svolge sulla base di cinque brani diversificati per tipologia, corredati da quesiti metacognitivi, disposti in punti strategici (all’inizio, subito dopo il titolo, nel mezzo e alla fine del brano).