Maria ha la pelle chiara, i capelli castani e gli occhi azzurri. È una ragazza di dodici anni gentile e sensibile, e ama la scuola, i suoi amici e la sua famiglia. Vive in un piccolo villaggio ai margini della città, circondato da una rigogliosa vegetazione e campi coltivati.
La sua vita, tranquilla fino a qualche tempo prima, era diventata angosciosa quando la guerra aveva iniziato a gettare la sua ombra sulle vite di tutti. I suoni cupi dei bombardamenti e lo scoppio di armi da fuoco erano diventati l’ angosciante colonna sonora dei suoi giorni.
Le giornate di Maria erano piene di paura. Non poteva più giocare liberamente nella foresta come faceva una volta, né poteva correre per le strade con gli amici. Ogni passo che faceva era accompagnato dalla consapevolezza che il pericolo potesse essere dietro l’angolo. La sua casa, un tempo rifugio sicuro, ora sembrava fragile e indifesa di fronte al caos che la guerra aveva portato.
Maria trascorreva le notti abbracciando la sua bambola, cercando conforto nella sua vicinanza quando il suono degli spari lontani faceva tremare le pareti della sua stanza. I suoi genitori cercavano di nasconderle la gravità della situazione, ciononostante Maria sentiva il peso del terrore, nel quale il suo mondo stava affondando.
Un giorno, mentre cercava di raccogliere qualche bacca nei pressi della foresta, Maria vide un gruppo di soldati passare velocemente. La loro presenza riempì il suo cuore di terrore, ed ella si nascose dietro un cespuglio.
Tornata a casa, Maria raccontò ai suoi genitori dell’incontro con i soldati. La preoccupazione nei loro occhi si intensificò.
Decisero che era tempo di lasciare il villaggio e cercare rifugio altrove. La notte successiva, con pochi effetti personali e il cuore dolorante, la famiglia di Maria partì nel buio, cercando sicurezza lontano dal clamore del conflitto.
Il viaggio fu difficile, ma Maria portava con sé la speranza di un futuro migliore. Attraversarono campi e boschi, incontrando altri sfollati lungo la strada. La guerra aveva costretto tante persone come loro a fuggire, cercando disperatamente un luogo dove poter ricominciare.
Maria, anche se spaventata, manteneva la sua innocenza. Sognava di poter rientrare al suo villaggio e di poter giocare nei campi della sua infanzia, senza paura.
Nel frattempo, fuggiva verso l’ignoto, con la speranza di poter raggiungere un luogo di pace, in cui godere del diritto alla vita.