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Dal 1949 al 1989 ci fu la Guerra Fredda.
Durante la fine della Seconda guerra mondiale, iniziò lo scontro tra l’Occidente capitalista e l’Oriente comunista, cioè la Guerra Fredda, così chiamata perché non divenne un conflitto militare. Durante questo periodo USA e URSS si dotano di armi micidiali e in più di un’occasione si rischia lo scoppio di un vero e proprio conflitto (Corea, muro di Berlino, crisi di Cuba), ma in tutti i casi il buon senso prevale e alla fine si arriva alla coesistenza pacifica o disgelo.
Nel 1945 gli Alleati fondarono l’ONU,con la missione di evitare lo scoppio di nuove guerre mondiali.
L’Europa uscì distrutta dal conflitto, invece gli Stati Uniti divenne una tra le nazioni più ricche e potenti del mondo. Il possesso della bomba atomica rese gli Stati Uniti la prima potenza militare del mondo.
l’Unione Sovietica (URSS) uscì dal conflitto mondiale in condizioni drammatiche, ciononostante era considerata la seconda potenza mondiale, in quanto possedeva un apparato militare gigantesco.
Nel frattempo, dopo la Seconda Guerra Mondiale, vennero sanciti i nuovi confini del mondo.
Conferenza di Pace di Parigi del 1946 Nell’estate del 1946 a Parigi, furono stabiliti i punti di cui sotto.
La Germania venne divisa in due Stati:
- l’Ovest controllato dagli anglo-americani, dove nacque la Repubblica Federale tedesca (stato democratico e capitalista).
- L’Est, la Germania comunista, alleato dell’URSS, dove nacque la Repubblica Democratica tedesca;
Anche la capitale Berlino, territorialmente nella Germania comunista, fu divisa in due parti:
- quella occidentale, controllata dagli Americani, Inglesi e Francesi;
- quella orientale, controllata dall’URSS.
L’Austria tornò indipendente, l’Unione Sovietica inglobò i paesi baltici e altri territori.
L’Italia perse l’Istria e la Dalmazia, passate all’Iugoslavia e le colonie; Trieste divenne italiana nel 1954.
Gli Americani, con il Piano Marshall offrirono degli aiuti per la ricostruzione dell’Europa occidentale e costituirono la NATO (1949), un’alleanza militare con Canada, Gran Bretagna, Francia, Italia, Olanda, Belgio, Norvegia, Danimarca e in seguito Turchia, Grecia, Germania Ovest. A questo schieramento si contrappose il gruppo di Stati che aderirono al Patto di Varsavia (1955), sottoscritto da’URSS con Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Bulgaria, Romania.
La divisione in blocchi NON interessò tutta l’Europa: Svezia e Svizzera rimasero neutrali e la Jugoslavia, paese comunista, non volle mai entrare nella sfera di influenza sovietica. A Belgrado nel 1961 ci fu una conferenza dei Paesi che non si schierarono né con gli Americani, né con i russi, i cosiddetti Paesi non allineati.
Intanto la Cina, sotto la guida di Mao Zedong e dopo vent’anni di guerriglia, nel 1949, diventava un Paese comunista. Gli Stati Uniti non vollero riconoscere la Repubblica popolare cinese, che passò sotto il Blocco sovietico, mentre riconobbero la Repubblica di Taiwan, dove si erano rifugiati gli avversari di Mao.
Breve disgelo tra Usa e Urss
Nel 1953 Stalin morì e tra Usa e Urss sembrò possibile il disgelo. Il suo successore – Nikita Krusciov – denunciò pubblicamente alcuni dei crimini commessi da Stalin e il nuovo presidente degli Usa Eisenhower, si mostrarono disponibili a una coesistenza pacifica tra i due blocchi.
Tuttavia, la politica di predominio dell’URSS nei confronti dei Paesi satelliti non si modificò e quando nel 1956, in Ungheria, scoppiò una rivolta popolare contro il Partito comunista ungherese, l’Urss inviò i carri armati che spararono sulla folla.
Pochi anni dopo, nel 1960 J. F. Kennedy divenne presidente degli Stati Uniti d’America. Egli, tra gli altri progetti, propose al Paese la conquista della Luna, la collaborazione con l’URSS, per una coesistenza pacifica.
Momenti di crisi tra le due Superpotenze
1948 la crisi si verificò a Berlino quando i Russi cercarono di bloccare i rifornimenti della parte occidentale, ma gli americani, con gli aerei rifornirono la città superando il blocco attraverso rifornimenti aerei.
1949 in cui la Corea del Nord comunista, invade la Corea del Sud, alleata con gli USA. Scoppiò la Guerra di Corea (1950-1953). Si creò una tensione internazionale, che portò sull’orlo di una guerra nucleare globale, che fu risolta con il ristabilimento del confine lungo il 38 parallelo;
1961 Kruscev per evitare la fuga continua dei tedeschi dall’Est all’Ovest fece costruire il Muro di Berlino, che divise in due la città (vedi sopra);
1962 Crisi dei missili di Cuba: fu un confronto tra Stati Uniti e URSS in merito al dispiegamento di missili balistici (missili per il trasporto di ordigni nucleari) sovietici a Cuba, in risposta a quelli statunitensi schierati in Turchia e in Italia. In questo contesto, Fidel Castro decise di nazionalizzare (trasferire sotto il controllo dello stato un’industria)le piantagioni di zucchero, danneggiando le multinazionali USA, che le avevano sfruttate. Kennedy autorizzò un tentativo di invadere l’isola, allora Castro accettò la protezione dell’URSS, decisa a installare missili nucleari a Cuba, puntati verso gli USA. Ancora una volta si sfiorò la guerra nucleare evitata grazie alla mediazione di Papa Giovanni XXIII e al ritiro dei missili dei sovietici.
La Guerra Fredda spiegata su You Tube
Argomento spiegato da
Giovanni Veronesi
Argomento spiegato da Domenico Petrolino