Scuola, insultare il prof è reato.
La pena?
Fino a 3 anni di reclusione.
Non scholae, sed vitae discimus
I Distretti italiani del Rotary International, su iniziativa e supporto operativo del Distretto 2080 (Roma, Lazio e Sardegna), stanno proseguendo nell’azione congiunta sul tema di “Legalità e Cultura dell’Etica” con il compito di favorire nella Società, soprattutto nei giovani, azioni positive per lo sviluppo di una coscienza etica, consapevole e coerente con i principi della legalità.
Motore di questa azione sono i Rotary Club, i Club Rotaract e i Club Interact che nella loro autonomia associativa si attiveranno nei loro territori per favorire la partecipazione degli Istituti scolastici (Medie, Superiori, Università) al presente bando di concorso.
Per l’anno rotariano 2018-2019 viene bandito un Concorso nazionale, finalizzato a coinvolgere gli studenti in una attività fortemente attuale e vicina agli interessi delle “Nuove Generazioni” sul seguente tema:
Il rispetto della persona,
con l’educazione ai valori ed ai sentimenti,
come contrasto alla violenza ed alla violazione dei diritti umani
L’argomento legalità di quest’anno ha preso spunto dalla celebrazione dei 70 ° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
L’obiettivo potrà essere più facilmente raggiunto ricercando un approccio al tema che coinvolga insieme studenti, famiglie e corpo insegnante mentre, nel Forum del 29 marzo 2019, saranno sensibilizzate le Istituzioni e le componenti della società che più si adoperano per contrastare tale preoccupante disagio sociale.
Scadenza 8 febbraio 2019
Il filo conduttore dell’anno scolastico 2018-2019 sarà rappresentato dal Tema della Felicità, per due motivi:
Per stimolare l’amore per la scrittura, prevedo le seguenti attività:
Per favorire l’interesse per la lettura, segnalo le seguenti azioni didattiche:
Per incentivare la creatività:
Progetti
In qualità di referente contro il bullismo, ho preso i contatti con la polizia informatica, che, nel mese di novembre, farà la seguente lezione:
Inoltre, la classe prenderà parte al progetto Incontri del Centro Astalli;
Progetto di Public Speaking con la collaborazione dell’attrice Sonia Barbadoro.
Jalandhar Nayak, venditore di frutta 45 anni analfabeta, in India, ha impiegato due anni per scavare, a mano, un sentiero che permettesse ai figli di arrivare più agevolmente a scuola.
Un pensiero di amore ai miei ragazzi e ragazze che in questi anni hanno soggiornato nel mio cuore e nella mia mente. In bocca al lupo per gli esami.
La didattica che viene dal Nord Europa sta prendendo piede in Italia. Si chiama “Dada” e significa “didattica in ambienti di apprendimento”. Si tratta di creare ambienti di apprendimento per attivare percorsi operativi che tengano in considerazione la teoria del learning by doing, caratterizzati da attività didattiche pratiche, in modo da garantire una migliore sedimentazione delle conoscenze, oltre che l’acquisizione di abilità e competenze. In questa ottica, gli studenti diventano soggetti attivi nella costruzione dei loro saperi e della loro formazione. L’approccio dinamico e fluido del DADA prevede gli spostamenti degli studenti e questo aspetto riteniamo possa essere uno stimolo energizzante sulla capacità di concentrazione, come testimoniato da accreditati studi neuro scientifici, che ci indicano come il modo migliore per attivare la mente (le sue cognizioni e le sue emozioni) sia mantenere in movimento, anche leggero, il corpo. La stessa Commissione europea, con l’introduzione del concetto di competenze chiave, richiama una dimensione attiva dell’apprendimento: una scuola che si basi sulla promozione delle competenze deve emanciparsi da modelli di setting standardizzati, preferendo il modello di laboratorio polifunzionale, dove gli studenti siano proattivi e collaborino, lavorando anche in gruppi. Particolare attenzione è stata posta all’aspetto visivo ed emozionale: i piani dell’edificio scolastico o i singoli dipartimenti disciplinari possono essere identificati con un colore e con un elemento iconografico caratterizzante.
La Scuola Media M. è la scuola del “Sogno”, mi ricorda i set cinematografici di Federico Fellini, peso massimo della nostra cultura.
Così come nella gran parte dei film del Maestro si respira una magica alchimia di elementi, che fa dimenticare le coordinate di tempo e spazio, allo stesso modo alla M. spesso si materializzano situazioni insolite e inaspettate, come la presenza di gruppi di stranieri per lo studio della lingua italiana, o l’allestimento di set cinematografici in alcuni punti strategici extrascolastici, come la Presidenza, oppure il ricco Progetto Lettura (letture a voce alta, incontro con autori, presentazione di un libro tra classi) che trasportano la Scuola in una dimensione onirica, magica, meravigliosa.
La forza culturale della scuola M. è straordinaria: la temperie e tutti i semi culturali cui si è fatto cenno fecondano le menti di tutti i fortunati che la abitano.
Questo anno in un tema, una brillante Studentessa ha paragonato la scuola a un tronco d’albero e se stessa e i compagni ai rami sparsi nel mondo.
Come è noto, l’albero è l’archetipo (il modello/simbolo) della vita che cresce ed è considerato immortale.
La sua forma, le sue radici, il tronco che va a diramarsi in una moltitudine di rami, hanno un significato mistico ricollegabile al concetto cosmico di Creazione.
Il tronco dell’albero rappresenta sostegno e nutrimento, esso è durevole e stabile al contempo, in contrapposizione con il fogliame che ha invece carattere transitorio e ornamentale.
L’albero è anche simbolo della rigenerazione e l’archetipo della potenza.
Considerare la Scuola come un tronco d’albero implica il percepire questo luogo di bellezza e cultura come ambiente che supporta, fortifica e che consente di affrontare il futuro con serenità e sicurezza.
Essere considerata come facente parte di un tronco d’albero da una mia Studentessa mi riempie di orgoglio e gratitudine.
Tutto questo per sottolineare la bellezza, l’importanza e la magia che si respirano a Scuola.
Grazie di cuore.