Se i genitori non leggono libri ai loro figli, essi avranno un milione di parole in meno, nel loro vocabolario

Bambini piccoli, più di un milione di parole in meno se i genitori non leggono loro i libri

Leggendo loro 5 libri al giorno arriveranno alle scuole elementari avendo sentito un milione e mezzo di parole, mentre se non si legge mai ne avranno ascoltate solo 4.600. Un vocabolario più ampio è importante anche per parlare meglio e per imparare a leggere

vocabolario
(foto: Sean Gallup via Getty Images)

Genitori, leggete ai vostri figli, anche quando sono piccolissimi. L’ascolto di racconti e storie è essenziale per i bambini, per aiutarli a sviluppare un vocabolario più ricco a articolato. Basti pensare che se gli adulti che leggono circa 5 libricini al giorno ai loro figli già in età prescolare, nei loro primi 5 anni di vita, i bambini arrivano alle scuole elementari avendo ascoltato quasi 1,5 milioni di vocaboli in più rispetto ai piccoli la cui famiglia non è abituata a leggere loro nessun testo. A fornire queste stime è un gruppo di ricerca dell’Ohio State University, che ha coniato l’espressione million word gap per indicare il divario. Questo gap potrebbe essere importante per lo sviluppo di alcune abilità legate al linguaggio, dato che essere esposti a un maggior numero di parole aiuta i piccoli a sviluppare il loro vocabolario. I risultati, basati sulla lingua inglese, sul Journal of Developmental and Behavioral Pediatrics.

Oltre agli insegnamenti morali, la lettura di favole e altri testi da parte di un genitore può favorire anche importanti abilità cognitive. Ascoltando un familiare che legge, infatti, si è esposti a un vocabolario molto più variegato rispetto a quello classico proprio delle comunicazioni quotidiane. Un esempio? Il bambino potrebbe sentir parlare di pinguini in Antartide o del ciclo delle stagioni, con vocaboli che in una conversazione usuale fra genitore e figlio generalmente non emergono.

Fonte: Wired.it

Deborah Ellis, Sotto il burqa

Deborah Ellis, assistente sociale, attivista per la pace e per i diritti umani ha pubblicato una serie di storie che hanno come protagonista Parvana: Sotto il burqa, Il viaggio di Parvana, Città di fango, Il mio nome è Parvana.

Sotto il burqa è ambientato in Afghanistan. La protagonista è Parvana, una ragazza di circa 11 anni, che vive con la sua famiglia, in un piccolo appartamento a Kabul, durante il regime talebano. I talebani, fondamentalisti islamici che impongono una serie di restrizioni alle ragazze e alle donne, governano il paese e seminano il terrore.

Ad un certo punto della vicenda, il padre di Parvana viene arrestato senza una valida spiegazione e per questo motivo, Parvana si ingegna per trovare un po’ di cibo per se e la sua famiglia.

Il testo si conclude con la liberazione del padre e con la seguente riflessione di Parvana:

Tra vent’anni esatti, pensò Parvana. Cosa sarebbe accaduto in questi vent’anni? Lei sarebbe stata ancora in Afghanistan? L’Afghanistan avrebbe finalmente trovato la pace? Sarebbe tornata a scuola, avrebbe trovato un lavoro, si sarebbe sposata?Il futuro si stendeva sconosciuto davanti a lei. Sua madre era là, da qualche parte con suo fratello e le sue sorelle, ma cos’altro l’attendeva? Parvana non poteva dirlo. Qualunque cosa fosse, si sentiva pronta. Non vedeva l’ora di andargli incontro.

 

Testi di narrativa storica

(in costruzione)

Per agevolare la comprensione di alcuni avvenimenti storici consiglio la lettura dei seguenti testi di narrativa storica per ragazzi:

  1. Aristarco, Lettere a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi (Fascismo)
  2. Birattari, L’Italia in guerra 1915-1918 (Prima guerra mondiale)
  3. Buongiorno, Io e Sara, Roma 1944 (Seconda guerra mondiale)
  4. Buongiorno Teresa, La lupa di Roma e le capre di Garibaldi
  5. Buongiorno Teresa, Giovanna d’Arco, la ragazza dal vestito rosso
  6. Bruckner, Il grande sole di Hiroshima (Seconda guerra mondiale, sgancio bomba atomica)
  7. Calvino, Il Barone rampante (Rivoluzione Francese e Napoleone)
  8. Cassola, La ragazza di Bube (dopoguerra) 
  9. Chiari Carminati, Fuori Fuoco (Prima guerra mondiale)
  10. Frank, Il diario di Anna Frank (Seconda guerra mondiale, deportazione ebraica)
  11. Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni (tema della mafia)
  12. Garlando, Mister Napoleone
  13. Levi, Se questo è un uomo (Deportazione ebraica)
  14. Lussu, Un anno sull’altipiano (Prima guerra mondiale)
  15. Manzoni, Promessi Sposi (1600)
  16. Nielsen, Divisi in una notte (costruzione del muro di Berlino)
  17. D.Hellis, Sotto il burqa (Afghanistan sotto il regime dei talebani)
  18. Kerr, Quando Hitler rubò il coniglio rosa
  19. Pellico, Le miei prigioni (Moti Risorgimentali)
  20. Pitzorno, La bambina col falcone (Crociate)
  21. Segre, Fino a quando la mia stella brillerà (Deportazione ebraica)
  22. Strada Gino, Pappagalli verdi (nel testo si alternano vicende ambientate nell’attuale Iraq, Pakistan, Ruanda, Afghanistan, Perù, Kurdistan, Etiopia, Angola, Cambogia, Gibuti, etc.)
  23. Tomasi di Lampedusa, Il gattopardo (Risorgimento)
  24. Schema di lettura dei Promessi Sposi (Il Seicento)

La collina dei conigli

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Nel racconto, ambientato nelle  Colline dell’Hampshire (Inghilterra) vengono narrate le vicende di un gruppo di conigli che tentano di sfuggire alla distruzione della loro conigliera e decidono di intraprendere un lungo viaggio, alla ricerca di un posto migliore in cui vivere, evitando però pericoli e ostacoli nel corso della loro avventura.

Piccole Donne

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Piccole donne è il più famoso romanzo di  Louisa May Alcott, che nacque a Germantown, in Pennsylvania, nel 1832.

Il padre, filosofo e pedagogo, ebbe una notevole influenza sulla formazione intellettuale e sulla personalità della scrittrice.

Il libro fu pubblicato per la prima volta in due volumi, il primo nel 1868 e il secondo nel 1869 in America con il titolo Little Women or, Meg, Jo, Beth, and Amy.

La vicenda è ambientata in una cittadina della Nuova Inghilterra, negli Stati Uniti d’America, a metà dell’Ottocento, durante la guerra di Secessione americana, nota come guerra civile americana (1861-1865).

La storia racconta la storia della famiglia March e in particolare delle vicende che caratterizzano le quattro sorelle giovani e belle, chiamate Meg, Jo, Beth e Amy, che sono  molto diverse tra loro, da un punto di vista fisico e caratteriale.

Il padre delle ragazze, sacerdote partito per il fronte come cappellano durante la Guerra di Secessione americana lascia a casa le figlie e la moglie, che se la devono sbrigare da sole.

Le ragazze pur essendo povere e con i problemi tipici dell’adolescenza, pur nell’assenza del padre, imparano a crescere e diventare ragazze responsabili, ciascuna con un percorso di vita peculiare.

Il libro copre l’arco narrativo di un anno: inizia a Natale e finisce a Natale dell’anno dopo, e in questo arco di tempo vengono analizzati i singoli caratteri, i sogni e la maturazione di ciascuna delle quattro sorelle, le quali vivono questo anno quasi come un gioco, una scommessa fatta con la madre di riuscire a migliorare caratterialmente e moralmente.

Perché leggerlo?

Per tanti motivi, come ad esempio:

  1. il lessico è accurato e scorrevole;
  2. la storia della formazione delle protagoniste è verosimile e consente di immedesimarsi nella vicenda;
  3. ci sono vari colpi di scena, che tengono alta l’attenzione e stimolano la curiosità.