Campidoglio, sul colle Capitolino

Piazza del Campidoglio

Che cosa è il Campidoglio?

Il Campidoglio, detto anche Monte Capitolino (Mons Capitolinus), è uno dei sette colli su cui venne fondata la città di Roma. Gli altri colli romani sono Quirinale, Viminale, Palatino, Aventino, Celio ed Esquilino. Gli edifici religiosi più significativi dell’età regia e dei primissimi anni della repubblica si concentrarono sul Campidoglio.

Brevi cenni storici

La storia del Campidoglio, che pur essendo il più piccolo dei sette colli di Roma è quello che ha avuto maggior rilievo nelle vicende della città, si perde nella notte dei tempi, finendo col confondersi con le leggende. Una volta si chiamava monte Tarpeo e prima ancora colle Saturnino perché si pensava che fosse abitato da Saturno; in seguito sembra che vi dimorasse lo stesso Giove, nel grande tempio a lui dedicato dai Romani.

Di Roma antica il Campidoglio fu il centro religioso e politico. Dopo il disfacimento dell’Impero romano, il colle, ancora sede del governo cittadino, sostituì il Foro, come centro della attività sociali e commerciali.

Durante il Medioevo esso fu il simbolo dell’autonomia del popolo romano contro lo strapotere della Chiesa.

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Da chi fu progettata la piazza del Campidoglio?

La piazza fu progettata da Michelangelo nel 1536 su committenza (richiesta) di papa Paolo III Farnese. Michelangelo ribaltò la prospettiva dello spazio, sino ad allora orientato verso il Foro Romano, ponendo al centro la statua equestre di Marco Aurelio, rivolta verso la basilica di San Pietro e ne definì il fondale con la completa ristrutturazione del medievale palazzo Senatorio, sorto sui resti dell’antico Tabularium(imponente edificio di età tardo-repubblicana sui cui resti si fonda il Palazzo Senatorio aveva in età romana la funzione di conservare le tabulae di bronzo con le leggi e gli atti ufficiali dello stato romano) e le quinte laterali rappresentate dal Palazzo dei Conservatori e dal palazzo Nuovo, completati secondo il progetto dell’artista.

Il disegno geometrico a stella della pavimentazione, realizzato nel 1940 da Antonio Munoz, sulla base dei disegni di Buonarotti, partecipa a definire la dimensione centrifuga (diretto radialmente all’esterno) e dinamica dell’insieme.

Che cosa osservare nella piazza del Campidoglio? 

Una volta giunti nei pressi della scalinata della basilica di Santa Maria in Aracoeli, una delle chiede di Roma,  che sorge sul colle del Campidoglio, percorrere la Cordonata e una volta giunti in cima ammirare:

  1. le statue dei Dioscuri;
  2.  la statua equestre di Marco Aurelio, che si trova al centro della piazza;
  3. La fontana della Dea Roma, in Piazza del Campidoglio;
  4. Palazzo Senatorio; 
  5. Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo, sede dei Musei Capitolini. 

 

Che cosa sono i Dioscuri?

Le due statue dei Dioscuri, raffigurano i gemelli Castore e Polluce,  due personaggi della mitologia greca, etrusca e romana, figli gemelli di Zeus e di Leda, conosciuti soprattutto come i Diòscuri, ossia “figli di Zeus“.

Le statue vennero poste lì  nel 1584. Si tratta di due giovani e muscolosi ragazzi, che sono rappresentati nudi, con il pileo, un copricapo a forma di guscio, che ricorda il mito secondo cui sarebbero nati da un uovo insieme alla sorella Elena, una stella sulla fronte ed un mantello. Sono affiancati da un cavallo.

Basilica di Santa Maria in Aracoeli (a cura di Edoardo I.) A sud del monte Capitolino, la Basilica di Santa Maria in Aracoeli fu costruita nel VI secolo, sulle ceneri di un’abbazia bizantina. Nel IX secolo la chiesa passò nelle mani dei benedettini e posteriormente dei francescani, che le conferirono il suo aspetto gotico.

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Cordonata (a cura di Alì) : La grande scalinata progettata da Michelangelo, ma realizzata da Giacomo della Porta, permette di accedere alla piazza, è la cosiddetta cordonata. Essa è una strada in pendio, formata da larghi elementi in pietra o mattoni (cordoni) che la rendono simile a una scalinata.

La Cordonata capitolina, di facile accesso poiché pensata anche per il transito di uomini a cavallo, si allarga leggermente verso l’alto, dove sono poste le grandi statue dei Dioscuri, Castore e Polluce.

Data la committenza dell’opera, si può interpretare come una sorta di messaggio: la mitologia insegna che i Dioscuri sono il punto di incontro tra sacro e profano, e servono a ricordare che il Papa ormai non detiene più soltanto il potere spirituale, ma anche quello temporale, in quanto collegamento tra terreno e divino.

Due statue di leoni ornano la scalinata alla base, mentre a metà scalinata, sulla sinistra, è posta la statua di Cola di Rienzo, realizzata da Girolamo Masini nel 1887, proprio vicino al posto dove fu giustiziato.

 

Statua del Nilo
                          Statua del Tevere