Manifestazione di dissenso per la proposta di saluto di fine anno scolastico


un'umanità che dica “no” – Danisinni.it

Rispetto alla questione prospettata da Ascani, viceministra dell’Istruzione, sull’ipotesi di permettere agli studenti di salutarsi in sicurezza un ultimo giorno di scuola, ritengo che sia una castroneria in libertà: siamo sotto scacco di un virus mutante, di cui non si conosce l’identità e la modalità di trasmissione, sebbene ne sia noto il potere letale, e per il giorno di baldoria si fa per dire, (perché bisognerebbe comunque indossare mascherina e tenere la distanza) dovremmo vanificare, i risultati conseguiti, in termine di riduzione del contagio? Per ideare questi bizzarri comunicati, con chi si consultano? 🌟Con Branco? 😱

Oltretutto, che immagine dovrebbe offrire di sé un docente, nel caso in cui si rendesse disponibile per queste pagliacciate? 💣

Diciamo NO, manifestiamo il nostro dissenso UNITI.

I docenti della scuola italiana, sono stufi delle Pagliacciate prospettate. 

La scuola ai tempi del Coronavirus

 

L’emergenza sanitaria ha preso alla sprovvista tutti: Ministero dell’Istruzione e Docenti.

Una premessa necessaria su cui riflettere: Non ci si trasforma esperti educatori digitali se sprovvisti di risorse economiche, strumenti, preparazione.

Pertanto, in questo momento, i docenti della scuola italiana, stanno sperimentando forme di didattica a distanza, utilizzando risorse, spazi e strumenti propri.

In che modo?

Ad esempio,

  • utilizzando piattaforme per istituire classi virtuali;
  • brevi lezioni on line;
  • brevi video-lezioni, in modalità asincrona, su argomenti di studio;
  • indicando risorse presenti su Internet;
  • assegnando e correggendo compiti;
  • Garantendo i canali di comunicazione con genitori e studenti.

Come si stanno organizzando le scuole degli altri paesi europei?

Ad esempio:

  • in Germania: utilizzo del materiale on line, per utilizzo della didattica a distanza; inoltro di materiale didattico e assegnazione dei compiti;
  • in Irlanda: lezioni on line, laddove le scuole siano attrezzate per farlo;
  • in Polonia: preparazione di materiali da inviare agli studenti che lavorano da casa;
  • in Portogallo: il Ministero ha creato un sito Web dedicato, per supportare le scuole, nell’utilizzo dell’apprendimento a distanza, che aiuta i docenti a continuare ad insegnare.

 

 

Se i genitori non leggono libri ai loro figli, essi avranno un milione di parole in meno, nel loro vocabolario

Bambini piccoli, più di un milione di parole in meno se i genitori non leggono loro i libri

Leggendo loro 5 libri al giorno arriveranno alle scuole elementari avendo sentito un milione e mezzo di parole, mentre se non si legge mai ne avranno ascoltate solo 4.600. Un vocabolario più ampio è importante anche per parlare meglio e per imparare a leggere

vocabolario
(foto: Sean Gallup via Getty Images)

Genitori, leggete ai vostri figli, anche quando sono piccolissimi. L’ascolto di racconti e storie è essenziale per i bambini, per aiutarli a sviluppare un vocabolario più ricco a articolato. Basti pensare che se gli adulti che leggono circa 5 libricini al giorno ai loro figli già in età prescolare, nei loro primi 5 anni di vita, i bambini arrivano alle scuole elementari avendo ascoltato quasi 1,5 milioni di vocaboli in più rispetto ai piccoli la cui famiglia non è abituata a leggere loro nessun testo. A fornire queste stime è un gruppo di ricerca dell’Ohio State University, che ha coniato l’espressione million word gap per indicare il divario. Questo gap potrebbe essere importante per lo sviluppo di alcune abilità legate al linguaggio, dato che essere esposti a un maggior numero di parole aiuta i piccoli a sviluppare il loro vocabolario. I risultati, basati sulla lingua inglese, sul Journal of Developmental and Behavioral Pediatrics.

Oltre agli insegnamenti morali, la lettura di favole e altri testi da parte di un genitore può favorire anche importanti abilità cognitive. Ascoltando un familiare che legge, infatti, si è esposti a un vocabolario molto più variegato rispetto a quello classico proprio delle comunicazioni quotidiane. Un esempio? Il bambino potrebbe sentir parlare di pinguini in Antartide o del ciclo delle stagioni, con vocaboli che in una conversazione usuale fra genitore e figlio generalmente non emergono.

Fonte: Wired.it

Felicità

Il viaggio verso la Felicità… 

Se si è capaci di sviluppare tutte le qualità di cui sotto, la felicità è garantita! Provare, per credere

Risultati immagini per felicità

  • AMORE: gentilezza, donare
  • CORAGGIO: audacia, persistenza, vitalità
  • GIUSTIZIA: senso civico e equanimità
  • CONOSCENZA: amore per il sapere, creatività, curiosità, lungimiranza
  • TEMPERANZA: perdono, lealtà
  • TRASCENDENZA: bellezza, gratitudine, spiritualità, humor