Il canto di Penelope
Il canto di Penelope (2005) è un romanzo della scrittrice canadese Margaret Atwood che rivisita il mito omerico dell’Odissea dal punto di vista di Penelope, regina di Itaca e moglie di Ulisse.
Trama:
- Parte I: La tela
Penelope narra la sua storia in prima persona, dalla prospettiva dell’oltretomba. Racconta la sua giovinezza, il matrimonio con Ulisse e la sua partenza per la guerra di Troia. Penelope descrive la sua solitudine durante i vent’anni di attesa del marito, contrastando le dicerie e le avances dei Proci, pretendenti al suo trono e alla sua mano. Per ingannare il tempo e dissuadere i Proci, Penelope tesse una tela infinita, disfacendola ogni notte per ricominciare il giorno dopo.
- Parte II: Le dodici
Dodici schiave, impiccate da Telemaco per ordine di Penelope alla fine dell’Odissea, raccontano le loro storie. Le loro voci narrano vite diverse, provenienze diverse e servitù diverse nella reggia di Itaca. Tra di loro c’è anche Melanto, la serva che ha tradito Penelope con i Proci. Le dodici schiave offrono una prospettiva corale e marginale sulla vita a palazzo, svelando segreti e ingiustizie.
- Parte III: Il ritorno
Ulisse finalmente ritorna a Itaca dopo vent’anni di guerre e peregrinazioni. Penelope, inizialmente incredula, lo sottopone a diverse prove per accertarsi della sua identità. Riuniti, i due coniugi devono affrontare le conseguenze dell’assenza di Ulisse e ristabilire l’ordine nel regno, punendo i Proci e ricongiungendosi con il figlio Telemaco.
Temi principali:
- Voce femminile: Il romanzo dà voce a Penelope e alle dodici schiave, personaggi spesso marginalizzati nell’Odissea omerica.
- Fedeltà e inganno: Penelope è messa alla prova dalla sua fedeltà ad Ulisse, mentre le dodici schiave subiscono le conseguenze degli inganni e delle sopraffazioni.
- Memoria e verità: La narrazione di Penelope e delle schiave rimette in discussione la versione tradizionale del mito, offrendo una prospettiva alternativa sulla verità degli eventi.
- Potere e giustizia: Il romanzo esplora i temi del potere, della giustizia e della vendetta, mostrando come queste dinamiche si intrecciano nella società di Itaca.
Stile e linguaggio:
Atwood utilizza uno stile narrativo polifonico, alternando la voce di Penelope a quella delle dodici schiave. La prosa è limpida e incisiva, ricca di ironia e sarcasmo, che riflette la perspicacia e l’intelligenza di Penelope.
Conclusione:
Il canto di Penelope è un’opera originale e provocatoria che reinterpreta un mito classico da una prospettiva contemporanea. Atwood offre una voce potente alle donne spesso silenziate nella narrativa tradizionale, invitando a una riflessione critica sui temi della memoria, della verità e del potere.