Incipit famosi

Il giovane Holden, di J. Salinger

Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com’ è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne.

Primo, quella roba mi secca e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio d’infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, sopratutto mio padre. Carini e tutto quanto – chi lo nega – ma anche maledettamente suscettibili.

D’altronde, non ho nessuna voglia di mettermi a raccontarmi e raccontare tutta la mia dannata autobiografia e compagnia bella. Vi racconterò soltanto le cose da matti che mi sono capitate verso Natale, prima di ridurmi così a terra da dovermene venire qui a grattarmi la pancia.

Il principe e il povero, di M. Twain

In un giorno d’autunno, verso la metà del sedicesimo secolo, nacque a Londra, nella povera famiglia Canty, un bambino che nessuno desiderava. Nello stesso giorno nasceva, nella grande famiglia dei Tudor, un bambino atteso con ansia non solo dai genitori, ma dall’Inghilterra stessa. Gli inglesi avevano pregato Dio per quella nascita, l’avevano sognata e desiderata per anni e ora che erano stati esauditi, sembravano impazziti di gioia.

Apologia, di Platone

Quello che è avvenuto a voi, Ateniesi, in udire i miei accusatori, non so; ma io, per cagion loro, poco meno mi dimenticai di me stesso, così parlarono persuasivamente: benché, se ho a dire, essi non han detto nulla di vero. Ma delle molte loro menzogne ne ammirai massimamente una, questa: dissero che a voi bene conveniva guardarvi non foste tratti da me in inganno, perciò che sono terribile dicitore.

Imperocché a non vergognarsi che tosto li avrei smentiti, mostrando in fatto non essere niente terribile dicitore, questa mi parve la lor maggiore impudenza: salvo che non chiamino terribile dicitore uno che dice il vero; ché, se intendono così, ben consentirei che sono oratore io: ma non a lor modo. Essi dunque han detto poco o nulla di vero, come io dico; ma da me voi udirete tutta la verità.