Piccole donne è il più famoso romanzo di Louisa May Alcott, che nacque a Germantown, in Pennsylvania, nel 1832.
Il padre, filosofo e pedagogo, ebbe una notevole influenza sulla formazione intellettuale e sulla personalità della scrittrice.
Il libro fu pubblicato per la prima volta in due volumi, il primo nel 1868 e il secondo nel 1869 in America con il titolo Little Women or, Meg, Jo, Beth, and Amy.
La vicenda è ambientata in una cittadina della Nuova Inghilterra, negli Stati Uniti d’America, a metà dell’Ottocento, durante la guerra di Secessione americana, nota come guerra civile americana (1861-1865).
La storia racconta la storia della famiglia March e in particolare delle vicende che caratterizzano le quattro sorelle giovani e belle, chiamate Meg, Jo, Beth e Amy, che sono molto diverse tra loro, da un punto di vista fisico e caratteriale.
Il padre delle ragazze, sacerdote partito per il fronte come cappellano durante la Guerra di Secessione americana lascia a casa le figlie e la moglie, che se la devono sbrigare da sole.
Le ragazze pur essendo povere e con i problemi tipici dell’adolescenza, pur nell’assenza del padre, imparano a crescere e diventare ragazze responsabili, ciascuna con un percorso di vita peculiare.
Il libro copre l’arco narrativo di un anno: inizia a Natale e finisce a Natale dell’anno dopo, e in questo arco di tempo vengono analizzati i singoli caratteri, i sogni e la maturazione di ciascuna delle quattro sorelle, le quali vivono questo anno quasi come un gioco, una scommessa fatta con la madre di riuscire a migliorare caratterialmente e moralmente.
Perché leggerlo?
Per tanti motivi, come ad esempio:
- il lessico è accurato e scorrevole;
- la storia della formazione delle protagoniste è verosimile e consente di immedesimarsi nella vicenda;
- ci sono vari colpi di scena, che tengono alta l’attenzione e stimolano la curiosità.