IL CONGRESSO DI VIENNA tra il 1814 e il 1815, dopo la sconfitta di Napoleone, i sovrani delle maggiori potenze europee si riunirono in un congresso, per garantire l’ordine in Europa e assicurare la pace. I sovrani di cui parliamo furono:
- l’austriaco Francesco I d’Asburgo-Lorena e il suo cancelliere il principe di Metternich;
- lo zar russo Alessandro I;
- per la Prussia Guglielmo III;
- alcuni esponenti inglesi dell’aristocrazia, con Lord Castlereagh;
- il francese Luigi XVIII di Borbone e dal ministro degli Esteri Talleyrand.
IMPORTANTE Con questa riunione vennero cancellate tutte le idee moderne che erano state portate dalla Rivoluzione francese e da Napoleone Bonaparte, come il suffragio universale e le esperienze repubblicane. Sui troni vennero riportati i vecchi sovrani: Luigi XVIII in Francia, Ferdinando VII di Borbone di Spagna, Guglielmo III in Prussia, e Francesco I d’Asburgo in Austria.
Per questo l’epoca seguente fu chiamata età della Restaurazione. Il congresso, guidato dal principe Metternich, primo ministro austriaco fu ispirato ai due principi della legittimità (che consisteva nel rimettere sui troni d’Europa gli eredi dei sovrani precedenti la Rivoluzione francese) e dell’equilibrio (attraverso la creazione di stati cuscinetto).
La RESTAURAZIONE_ dal 1815 al 1848: con questo termine si intende l’epoca in cui vennero represse le idee di uguaglianza, libertà e patria e si cercò di restaurare l’assolutismo monarchico, con il suo apparato repressivo. Come abbiamo letto sopra, il Congresso di Vienna riportò sui troni i sovrani legittimi, ossia coloro che li occupavano prima dell’avvento di Napoleone Bonaparte.
SANTA ALLEANZA_26 settembre 1815 Per iniziativa dello zar di Russia, fu costituita la Santa Alleanza, stipulata nel 1815, che impegnava i contraenti Russia e Prussia, a cui si sarebbe aggiunta la Francia di Luigi XVIII, a intervenire con le armi negli affari interni dei singoli stati, per mantenere una situazione di equilibrio internazionale in Europa. Questo sistema di alleanze si fondava sul principio di intervento e impegnava le potenze a intervenire con le armi in territorio alleato, ogni volta che l’equilibrio europeo fosse stato messo in pericolo da disordini rivoluzionari.
ASSETTO EUROPEO NEL PERIODO DELLA RESTAURAZIONE
L’Italia fu suddivisa in nove piccoli stati, di cui quattro dominati o controllati dall’Austria: Regno Lombardo_Veneto, Granducato di Toscana, Ducati di Parma e Piacenza, Ducato di Modena e Reggio, Ducato di Lucca e Ducato di Massa e Carrara governati da sovrani legati all’impero austriaco e uno solo governato da una dinastia italiana, ossia il Regno di Sardegna, che acquisì anche la repubblica di Genova. Lo Stato della Chiesa (Lazio, Emilia Romagna, Umbria e Marche), tornò al papa Pio VII. Nel sud Italia venne costituito il Regno delle due Sicilie, sotto Ferdinando I di Borbone.
REGNO DI PRUSSIA, perse la Polonia, che passò alla Russia, ma ottenne la Sassonia e la Renania. SACRO ROMANO IMPERO, diventò CONFEDERAZIONE GERMANICA, con 39 stati governati dall’Austria. OLANDA E BELGIO furono unite e nacquero i Paesi Bassi. POLONIA fu spartita da Prussia, Russia e Austria.
SOCIETÀ SEGRETE E I MOTI RIVOLUZIONARI IN EUROPA la Restaurazione perseguitò gli intellettuali e i pensatori radicali, senza preoccuparsi di accogliere le istanze sociali e politiche portate dalla rivoluzione. In un clima di repressione e oscurantismo e di repressione, i rivoluzionari costituirono delle società segrete, come la CARBONERIA.
CARBONERIA_ nel 1820-1821 organizza dei moti nel Regno delle due Sicilie, nel Lombardo Veneto e in Piemonte. I moti vengono però schiacciati dagli eserciti della Santa Alleanza. In Francia nel 1830 la popolazione insorse contro il re Carlo X che fu costretto a fuggire. I borghesi misero sul trono Filippo d’Orleans. Nel 1831 varie sette segrete promossero rivolte in varie nazioni europee che furono tutte represse dalla Santa Alleanza.
MAZZINI E LA GIOVINE ITALIA_Dopo i fallimenti della Carboneria, Giuseppe Mazzini nato a Genova nel 1805 ed esule in Francia, fu il primo a comprendere che le rivoluzioni avrebbero avuto successo solo con il coinvolgimento dell’intera popolazione; a questo riguardo, dal suo punto di vista, la Carboneria aveva sbagliato perché non aveva fatto nessuna opera di propaganda presso il popolo. Egli fondò una nuova setta chiamata la Giovine Italia, che mirava all’Unità d’Italia e alla fondazione di una Repubblica. Per reclutare operai e non solo borghesi, Mazzini promosse un’azione informativa presso la popolazione. Anche i tentativi rivoluzionari mazziniani fallirono.
IDEOLOGIE DELL’ UNITA’ D’ITALIA_ negli anni tra il 1830 e il 1848 alle idee repubblicane di Mazzini si contrapposero le idee dei federalisti, che si ispiravano all’organizzazione federale degli Stati Uniti d’America. A questo riguardo ricordiamo le seguenti due posizioni e quella di Cavour:
- Cattolico Gioberti (sacerdote piemontese), voleva una federazione di regni e granducati, presieduti dal papa e difesi dall’esercito sabaudo;
- Repubblicano Cattaneo (economista e filosofo), voleva una federazione di repubbliche italiane, fondate sull’autonomia di ciascuna regione e guidata da un Parlamento comune
- Monarchico Cavour (conte), il quale sosteneva la necessità di creare l’unità d’Italia, sotto la guida dei SAVOIA, perché sarebbe stato in grado di raccogliere le tasse in tutto il paese da destinare allo sviluppo dell’agricoltura e dell’industria. Per diffondere le proprie idee fonda un giornale definito Il Risorgimento. Da allora questo termine indica gli avvenimenti che portarono all’unificazione d’Italia.