Deborah Ellis, assistente sociale, attivista per la pace e per i diritti umani ha pubblicato una serie di storie che hanno come protagonista Parvana: Sotto il burqa, Il viaggio di Parvana, Città di fango, Il mio nome è Parvana.
Sotto il burqa è ambientato in Afghanistan. La protagonista è Parvana, una ragazza di circa 11 anni, che vive con la sua famiglia, in un piccolo appartamento a Kabul, durante il regime talebano. I talebani, fondamentalisti islamici che impongono una serie di restrizioni alle ragazze e alle donne, governano il paese e seminano il terrore.
Ad un certo punto della vicenda, il padre di Parvana viene arrestato senza una valida spiegazione e per questo motivo, Parvana si ingegna per trovare un po’ di cibo per se e la sua famiglia.
Il testo si conclude con la liberazione del padre e con la seguente riflessione di Parvana:
Tra vent’anni esatti, pensò Parvana. Cosa sarebbe accaduto in questi vent’anni? Lei sarebbe stata ancora in Afghanistan? L’Afghanistan avrebbe finalmente trovato la pace? Sarebbe tornata a scuola, avrebbe trovato un lavoro, si sarebbe sposata?Il futuro si stendeva sconosciuto davanti a lei. Sua madre era là, da qualche parte con suo fratello e le sue sorelle, ma cos’altro l’attendeva? Parvana non poteva dirlo. Qualunque cosa fosse, si sentiva pronta. Non vedeva l’ora di andargli incontro.